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Museo di Palazzo Bellomo

€8
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Situato nel cuore d’Ortigia, di per sé già un museo a cielo aperto, la Galleria regionale di Palazzo Bellomo rappresenta un vero e proprio viaggio nell’arte siciliana dall’epoca bizantina fino al diciottesimo secolo ed è un irrinunciabile tappa per chiunque decida di esplorare la città aretusea.

 

Scala ingresso Palazzo Bellomo

La storia

Originariamente di epoca sveva, nel corso dei secoli l’edificio viene fondamentalmente rimaneggiato per venire incontro ai gusti del tempo. Nel 1365 il palazzo passò in proprietà ai Bellomo (da qui il nome), una ricca e potente famiglia di origini probabilmente romane, che si trasferì assieme ad altre famiglie nella città di Siracusa. Successivamente nel 1775 per un breve periodo passò in mano alle monache dell’adiacente monastero di San Benedetto che lo acquistarono e lo utilizzarono come magazzino e dormitorio fino al 1866. In quell’anno, a seguito delle politiche anticlericali e le conseguenti espropriazioni dei beni della chiesa, il palazzo fu strappato al vecchio uso e ceduto all’Amministrazione delle Belle Arti. Da qui i primi restauri per poterlo infine adibire a museo nel 1948 come sezione distaccata del museo Paolo Orsi.

 

L’Architettura

Principalmente si possono identificare due distinte parti nell’edificio: l’alto basamento del prospetto con il portale gotico ed aperture a feritoia, cui corrispondono ambienti quadrangolari risalenti all’originale costruzione e il rifacimento in chiave gotica-catalana del quattrocento in epoca aragonese dei piani superiori.

Palazzo Bellomo, solenne, ha l’aspetto di un Osterio (residenza fortificata), con una facciata a blocchi squadrati e l’unica apertura rappresentata dal portale a sesto acuto, chiuso da una lunetta, e due finestre a feritoia sulla sinistra.

Sarcofago di Giovanni Cardinas(A. Gagini)

Organizzata secondo un criterio rigorosamente cronologico, la galleria occupa i due piani dell’edificio e presenta diverse opere d’arte che spaziano dalle sculture ai dipinti, provenienti principalmente dalla Sicilia sud orientale.

 

 

 

Annunciazione (Antonello da Messina) Curiosità

Nella ricca pinacoteca è conservata l’Annunciazione di Antonello da Messina del 1474, uno dei grandi capolavori dell’arte, commissionata per una chiesa di Palazzolo Acreide.

 

 

 


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